Dichiarazione del
Presidente Mattarella in
occasione della Giornata
Internazionale della
Donna
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha
rilasciato la seguente dichiarazione:
«In un momento delicato per la vita della comunità
internazionale, desidero rivolgere, in occasione dell’8
marzo, un saluto e un pensiero di gratitudine a tutte le
italiane e a tutte le donne che lavorano in Italia e
contribuiscono al benessere nazionale.
Abbiamo acquisito negli ultimi decenni piena
consapevolezza che le politiche per la parità di genere,
un diritto sancito dalla nostra Costituzione, non si sono
risolte solamente in un vantaggio per le donne, ma hanno
apportato benefici, ricchezza, frutti positivi per l’intera
collettività.
La promozione dei diritti va infatti di pari passo con lo
sviluppo civile ed economico delle società. Per questo
motivo occorre impegnarsi ancora, con decisione e
lungimiranza, per colmare quei divari - culturali,
salariali, di istruzione, di sviluppo della carriera - che
permangono in alcuni ambiti nazionali.
Particolare attenzione va ancora riposta nel fronteggiare
la piaga - vergognosa e inaccettabile - della violenza
contro le donne. Ogni femminicidio, ogni
discriminazione, ogni maltrattamento, sono
un’aggressione all’intera società. Occorre continuare con
l’opera di repressione e di prevenzione. Ma,
contemporaneamente, bisogna proseguire con un’azione
educativa, a partire dalle generazioni più giovani, che
promuova una cultura di effettiva parità sradicando
stereotipi, pregiudizi e abitudini consolidate. C’è
bisogno, in questa grande battaglia di civiltà, del
contributo di tutti, donne e uomini, che devono
trasmettere - in tutti i contesti - una cultura del rispetto e
lo sdegno e la riprovazione per parole e azioni
discriminatorie e violente.
Eguale impegno va perseguito per politiche familiari
inclusive che favoriscano la libera determinazione: una
donna non deve essere mai posta di fronte al dilemma di
scegliere tra famiglia e professione.
Le donne sono veicolo di particolare efficacia per
l’integrazione e la pace. Voglio rivolgere un pensiero di
solidarietà alle donne che, in ogni parte del mondo, sono
perseguitate, imprigionate, sottoposte a inaudite
violenze. Alle madri costrette a piangere i propri figli
caduti in guerra. Alle donne che lottano per vedersi
riconosciuti i più elementari diritti, dalla salute, alla
libertà, all’istruzione.
Facciamo nostro il loro dolore, ascoltiamo la loro voce.
Il mondo sarà migliore con forte protagonismo della
saggezza e dell’equilibrio delle donne.
Buon 8 marzo!».